Per segnalare emergenze e guasti è attivo tutti i giorni, 24 ore su 24, il numero gratuito:

800144312





Attivazione della fornitura di gas su impianto di utenza nuovo

Per le richieste di attivazione della fornitura di un impianto di utenza nuovo pervenute a partire dall’1 aprile 2007 si applica la seguente procedura:
a) il cliente finale richiede l’attivazione della fornitura di un impianto di utenza nuovo esclusivamente al venditore con il quale intende stipulare il contratto di fornitura di gas per tale impianto;
b) il venditore invia al distributore per via informatica la richiesta di attivazione della fornitura con la quale, specificando la propria ragione sociale e il proprio indirizzo e-mail, richiede:
i) il codice del punto di riconsegna o, in alternativa, il codice identificativo attribuito dal distributore alla richiesta;
ii) il recapito indicato dal distributore al quale il cliente finale deve inviare o consegnare la documentazione;
c) il distributore fornisce tempestivamente per via informatica al venditore i dati richiesti;
d) il venditore compila la sezione dell’allegato H di propria pertinenza e lo fa pervenire al cliente finale, unitamente all’allegato G e ad una copia dell’allegato I;
e) il cliente finale compila e firma l’allegato H ricevuto dal venditore nella sezione di propria pertinenza e provvede ad ottenere l’allegato I, unitamente agli altri documenti richiesti (progetto, per gli impianti con obbligo di progetto, relazione con tipologie materiali utilizzati, schema di impianto realizzato, copia in corso di validità del certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico-professionali dell’installatore o della visura camerale nella quale sono riportati i medesimi requisiti, riferimento a dichiarazioni di conformità precedenti o parziali già esistenti), compilato e firmato dall’installatore che ha realizzato l’impianto di utenza; successivamente invia o consegna alla Cis Gas s.r.l. la documentazione di cui sopra;
g) la società di distribuzione, nel caso in cui gli pervenga la documentazione di cui alla lettera e) non completa, invia al cliente finale, e in copia al venditore, comunicazione scritta nella quale indica la parte di documentazione mancante.

Il distributore sottopone ad accertamento la documentazione solo nel caso in cui essa sia completa, ossia costituita dagli allegati H ed I e da tutti i documenti richiesti dall’allegato I. Nel caso di esito positivo dell’accertamento su tale documentazione, la Cis Gas s.r.l. attiva la fornitura di gas.

Nel caso in cui l’accertamento abbia esito negativo, il distributore, almeno due giorni lavorativi prima della eventuale data fissata o concordata con il venditore per l’attivazione della fornitura di gas:
a) invia al venditore stesso, previo avviso di annullamento dell’appuntamento, una comunicazione anche per via informatica in cui notifica l’esito negativo dell’accertamento;
b) invia al cliente finale interessato una comunicazione con la quale notifica l’esito negativo dell’accertamento, evidenzia le motivazioni dell’esito negativo ed indica le non conformità alle norme tecniche vigenti riscontrate, gli segnala la necessità di presentare una nuova richiesta di attivazione della fornitura, corredata della documentazione prescritta in forma completa e congruente, solo dopo avere provveduto all’eliminazione delle non conformità riscontrate;
c) per ogni accertamento confluito in esito positivo o negativo, addebita al venditore l'importo inerente gli oneri di accertamento. Il distributore computa il tempo di attivazione della fornitura di un impianto di utenza nuovo a partire dalla data di ricevimento di tutta la seguente documentazione:

a) allegati H ed I, compilati e firmati rispettivamente dal cliente finale e dall’installatore;
b) copia del certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico professionali previsti dalla legge n. 46/90 o, in alternativa, copia della visura camerale riportante gli stessi requisiti;

Il distributore, qualora abbia ricevuto almeno la documentazione di cui ai precedenti punti a) e b) ed entro e non oltre i 30 giorni lavorativi successivi non abbia ricevuto ad integrazione l’ulteriore documentazione richiesta:
• classifica l’accertamento come impedito
• attiva la fornitura di gas;
• non effettua l’accertamento sulla documentazione completa qualora essa gli pervenga oltre i 30 giorni lavorativi successivi alla data di ricevimento degli allegati H e I e copia del certificato di riconoscimento dei requisiti tecnici professionali o della visura camerale.

L'accertamento impedito determina:
• l'addebito integrale degli oneri di accertamento;
• comunicazione al Comune di constatata impossibilità di eseguire l'accertamento, specificando i dati identificativi degli impianti di utenza, indicando altresì gli estremi dell’installatore interessato e richiamando la facoltà del Comune di richiedere i contributi di cui all’art. 14 della delibera 40/04;
• comunicazione ad ogni cliente finale interessato che l’accertamento del suo impianto è stato impedito per mancato ricevimento della documentazione entro i termini previsti dal regolamento e che pertanto il distributore ha provveduto ad informarne il Comune che potrà effettuare una verifica diretta sul suo impianto con un costo a suo carico di 60,00 (sessanta) euro, oltre addebito di eventuali connessi maggiori oneri.
Il Comune, sulla scorta di tale comunicazione, può eseguire una propria verifica tecnica in loco e può applicare le sanzioni previste dalla legislazione vigente ed eventualmente disporre la sospensione della fornitura del gas, in caso di esito negativo della verifica.

Il distributore, qualora non abbia ricevuto la documentazione prescritta entro e non oltre i 90 giorni solari successivi alla data di ricevimento da parte del venditore della richiesta di attivazione della fornitura, annulla tale richiesta di attivazione della fornitura di gas dandone comunicazione per via informatica al venditore interessato.
Il distributore, qualora gli pervenga segnalazione scritta da parte dell’installatore dell’esito negativo delle prove di sicurezza e funzionalità eseguite a seguito dell’attivazione della fornitura, sospende la fornitura di gas ed invia al cliente finale, e per conoscenza al relativo venditore, una comunicazione scritta in cui:
a) notifica la segnalazione dell’installatore;
b) segnala la necessità di presentare una nuova richiesta di attivazione della fornitura solo dopo aver provveduto all’eliminazione delle non conformità alla legislazione vigente.
Copia della comunicazione di cui alla precedente lettera b) viene trasmessa, anche per via informatica, al venditore interessato.

Importo degli oneri di accertamento e degli oneri di sospensione.

In conformità ai disposti della delibera 40/04 la società di distribuzione addebita al venditore, per ciascun accertamento effettuato (anche se relativo al medesimo impianto di utenza), l'onere di accertamento il cui importo unitario risulta modulato, in funzione della tipologia propria dell'impianto di utenza, secondo la seguente articolazione:

Portata termica complessiva dell'impianto di utenza minore o uguale a 34,8 kW, onere di accertamento € 40,00 +I.V.A.

Portata termica complessiva dell'impianto di utenza maggiore di 34,8 kW e minore o uguale a 116 kW, onere di accertamento € 50,00 +I.V.A.

Portata termica complessiva dell'impianto di utenza maggiore di 116 kW, onere di accertamento € 60,00 +I.V.A.

Per la corretta definizione della tipologia di impianto l'Azienda si basa esclusivamente sui dati contenuti negli allegati obbligatori alla dichiarazione di conformità, forniti dal richiedente con il conferimento dei documenti occorrenti per l'effettuazione dell'accertamento.
L'Azienda addebita al venditore l'onere di sospensione, nella misura indifferenziata di € 30,00 + I.V.A., per ogni intervento di sospensione della fornitura di gas operato in attuazione alle disposizioni contenute nella citata delibera 40/04.
L'Azienda addebita altresì al venditore il contributo per verifica comunale, nella misura indifferenziata di € 60,00 + I.V.A., per ogni richiesta formulata dal Comune che abbia eseguito la verifica in loco dell'impianto di utenza attivato nella condizione di accertamento impedito.
L'eventuale aggiornamento degli importi indicati per onere di accertamento, per onere di sospensione e per contributo per verifica comunale compete esclusivamente all'Autorità per l'energia elettrica ed il gas.
Il venditore non può addebitare al cliente finale un onere di accertamento superiore agli importi unitari di cui sopra.

Allegato F

Allegato G

Allegato H

Allegato I

CASI PARTICOLARI:



Attivazione della fornitura per impianto di utenza precedentemente alimentato con altro tipo di gas

Fino alla data che sarà determinata dall'AEEG con un successivo provvedimento, in caso di attivazione della fornitura per impianto di utenza precedentemente alimentato con altro tipo di gas, il cliente dovrà presentare la seguente dichiarazione:

Dichiarazione cliente per impianto di utenza precedentemente alimentato con altro tipo di gas


La Società procederà all’attivazione della fornitura di gas sospesa per subentro non immediato previo il ricevimento della predetta dichiarazione.

Riattivazione della fornitura sospesa per subentro non immediato in caso di impianto di utenza non modificato

L’assenza di modifiche all'impianto di utenza deve essere confermata dal cliente finale mediante specifica dichiarazione, come da modello qui scaricabile, da inviare al recapito aziendale:

Dichiarazione cliente per richiesta di subentro in caso di impianto di utenza non modificato

La Società procederà alla riattivazione della fornitura di gas sospesa per subentro non immediato previo il ricevimento della predetta dichiarazione.


Riattivazione della fornitura sospesa per subentro non immediato in caso di impianto di utenza modificato o per esecuzione lavori

L’esecuzione di modifiche all'impianto di utenza deve essere confermata dal cliente finale mediante specifica dichiarazione, come da modello qui scaricabile, da inviare al recapito aziendale:

Dichiarazione cliente per richiesta di subentro in caso di impianto di utenza modificato

La Società procederà alla riattivazione della fornitura di gas sospesa per subentro non immediato previo il ricevimento della predetta dichiarazione.

Riattivazione della fornitura di gas sospesa dal distributore a seguito dispersione di gas su impianto di utenza, rilevata dal servizio di pronto intervento

Per la riattivazione della fornitura di gas sospesa dal personale del distributore in servizio di pronto intervento a seguito constatazione di dispersione di gas sull'impianto di utenza, il cliente finale deve presentare al distributore stesso il Modulo di cui all'Allegato_E compilato nella sezione pertinente e sottoscritto da un installatore; per impianti ricadenti nell'ambito di applicazione della Legge 46/90, al predetto documento deve obbligatoriamente essere acclusa copia del certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico-professionali dell'installatore. L'Azienda effettua il riscontro del predetto documento ed applica le seguenti azioni:
• se il documento risulta congruente e completo, riattiva la fornitura di gas;
• se il documento è carente delle necessarie indicazioni o non risulta formalizzato nei termini prescritti, lo respinge al cliente finale, non riattiva la fornitura di gas.
SOCIETÀ | Presentazione della società | Note legali e privacy | TERRITORIO SERVITO | Comune e sede | Descrizione impianto | Piani di sviluppo rete | ACCERTAMENTI SICUREZZA IMPIANTI | Accertamenti della sicurezza post-contatore | Procedura di attivazione fornitura e modulistica | Assicurazione | SERVIZI AI CLIENTI | Codice di rete | Scambio info operatori | Società di vendita | Clienti | DOCUMENTI E INFORMAZIONI | Tariffe distribuzione | Standard qualità | Elenco prezzi attività operative non compensate dalla tariffa | Profili di prelievo | Modello contratto di vettoriamento